Allerta autostrade: ecco quanto pagavi di telepedaggio e quanto costa oggi

Chi viaggia sulle autostrade italiane ha certamente notato che negli ultimi anni i costi del telepedaggio sono aumentati sensibilmente, soprattutto a partire dal 2024. Il telepedaggio, soluzione adottata da milioni di automobilisti per velocizzare il pagamento ai caselli, era storicamente appannaggio di un solo operatore, Telepass, ma negli ultimi anni la liberalizzazione del settore ha introdotto concorrenti come UnipolMove e MooneyGO, offrendo maggiori possibilità di scelta, ma anche evidenziando le dinamiche di prezzo e le recenti variazioni tariffarie che vale la pena seguire con attenzione.

Quanto costava il telepedaggio fino al 2024

Per chi utilizzava Telepass, il servizio più diffuso fino al 2024, il canone mensile del dispositivo base era fissato da anni a 1,83 euro al mese. Questa cifra, rimasta stabile per molto tempo, garantiva accesso rapido ai caselli senza bisogno di ritirare biglietti o pagare manualmente, rendendo il servizio estremamente conveniente per pendolari e chi percorreva frequentemente le autostrade italiane. Tuttavia, il contesto di inflazione crescente e l’aumento generale dei costi di gestione hanno portato a una svolta storica nella politica tariffaria.

Esistevano anche altre opzioni, come Telepass Family e Telepass Pay, ognuna con servizi accessori ma costi mensili molto simili o leggermente superiori. Il vantaggio del vecchio canone ridotto era uno degli argomenti principali a favore del telepedaggio tradizionale.

Gli aumenti del 2024 e i nuovi costi nel 2025

Dal 1 luglio 2024, Telepass ha ufficialmente raddoppiato il costo del dispositivo base, portandolo da 1,83 euro a 3,90 euro al mese. Questa decisione ha generato forte malcontento tra gli utenti, molti dei quali hanno iniziato a valutare alternative come UnipolMove e MooneyGO, oppure a recedere il contratto, approfittando delle condizioni di disdetta disponibili fino al 30 giugno senza penali. L’aumento è stato giustificato da Telepass con la necessità di sostenere i nuovi costi operativi e di garantire la sostenibilità aziendale in uno scenario di maggiore competizione.
Questo passaggio ha dato inizio a una nuova fase del mercato, con molti utenti che hanno cambiato abitudini o operatori per cercare soluzioni più economiche.

Con l’ingresso nel 2025, il canone Telepass base rimane fissato a 3,90 euro al mese, mentre gli altri operatori si mantengono su cifre leggermente inferiori, tentando così di attrarre automobilisti in cerca di risparmio. Va comunque sottolineato che queste tariffe si riferiscono unicamente al servizio di telepedaggio, a cui vanno aggiunte le spese dei pedaggi autostradali, anch’essi oggetto di adeguamenti nel corso dell’anno.

Le tariffe dei pedaggi autostradali nel 2025: i rincari e la situazione attuale

Dal 1 gennaio 2025 è stato applicato un aumento dell’1,8% sui pedaggi delle tratte di competenza di Autostrade per l’Italia (Aspi), che rappresentano la parte più estesa della rete nazionale, ovvero circa 2.800 km. L’aumento è parametrato al tasso di inflazione previsto per l’anno e segue una politica già vista negli anni precedenti, in cui i rincari erano stabiliti soprattutto per coprire i maggiori costi di gestione e investimenti nella rete autostradale.

Le principali autostrade interessate dagli aumenti sono la A1 Milano-Napoli, la A8 Milano-Varese e la A14 Bologna-Taranto. Restano invece escluse dai rincari le tratte gestite dalle altre società concessionarie, ad eccezione della S.P.A. Salerno-Pompei-Napoli che ha previsto un aumento specifico dell’1,67% sulla A3. È importante chiarire che, seppure negli ultimi mesi siano state avanzate proposte di ulteriori aumenti tramite il Decreto Infrastrutture 2025, tali modifiche non sono state approvate e, al momento, non è previsto nessun ulteriore rincaro dei pedaggi rispetto a quanto già in vigore a inizio anno.

Per un esempio concreto, il costo di attraversamento lungo la A14 (Bologna-Taranto) per veicoli di classe A si attesta a oltre 59 euro a tratta. I costi variano a seconda della lunghezza e della classe di veicolo, e vengono ricalcolati periodicamente secondo criteri trasparenti e normati.

L’impatto dei rincari sul telepedaggio: differenze tra operatori

L’aumento dei canoni per i servizi di telepedaggio, unito ai rincari dei pedaggi, ha spinto gli automobilisti a informarsi meglio sulle alternative disponibili. UnipolMove, ad esempio, propone un canone iniziale gratuito e, successivamente, si attesta su una cifra inferiore rispetto a Telepass, solitamente circa 1 euro al mese al momento della pubblicazione di questo articolo, sebbene promozioni e offerte possano variare durante l’anno. Anche MooneyGO entra nel mercato con tariffe competitive, cercando di conquistare quote tra i vecchi clienti Telepass insoddisfatti del raddoppio del canone.

Questa competizione tra gestori ha portato a una maggiore trasparenza sulle condizioni contrattuali e una migliore personalizzazione del servizio. Chi sceglie il telepedaggio oggi può valutare diversi fattori, tra cui:

  • Il costo mensile del dispositivo
  • I servizi accessori inclusi (parcheggi convenzionati, accesso ZTL, ecc.)
  • La copertura della rete su cui il dispositivo è attivo
  • Le condizioni di recesso e le penali applicabili
  • La qualità dell’assistenza e della gestione amministrativa

Ovviamente, oltre al canone mensile del telepedaggio, resta invariato il costo del pedaggio vero e proprio, che viene calcolato in maniera indipendente dall’operatore scelto e che segue le tariffe dell’autostrada percorsa e la classe del veicolo. Per la metodologia ufficiale, fondamentale è comprendere come viene determinato il pedaggio autostradale, basato su diversi parametri come chilometraggio percorso, classe del veicolo e tratti gestionali.

Come si calcola il pedaggio autostradale

Il meccanismo di calcolo per il pedaggio autostradale rimane standardizzato: si applica una tariffa unitaria (in euro al chilometro) specifica per ogni concessionario e classe di veicolo, che viene poi moltiplicata per la distanza percorsa. A questa cifra possono aggiungersi componenti aggiuntive, come IVA e oneri specifici legati a determinate tratte o periodi (ad esempio, in caso di particolari investimenti sulla rete stradale o di eventi straordinari).

Scenari futuri e considerazioni per gli automobilisti

Il futuro del telepedaggio italiano appare in continua evoluzione. Gli ultimi rincari, sia per il canone dei dispositivi sia per i pedaggi, rappresentano un campanello d’allarme ma anche un’opportunità per ridefinire le proprie abitudini di viaggio. È fondamentale che gli utenti valutino con attenzione non solo il costo mensile del servizio scelto, ma anche la qualità dell’assistenza e la flessibilità offerta dagli operatori disponibili.

In conclusione, rispetto al passato il costo complessivo del telepedaggio è aumentato in modo significativo, passando dai 1,83 euro mensili pre-2024 ai 3,90 euro attuali per Telepass, mentre gli operatori alternativi si attestano su tariffe inferiori ma comunque in possibile variazione futura. Il prossimo futuro sarà influenzato da politiche regolatorie e dalla capacità dei nuovi operatori di mantenere servizi competitivi nel tempo, incrociando le esigenze di risparmio degli utenti con la necessità di infrastrutture sempre più moderne e sicure.

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