Hai vecchie monete da 20 franchi d’oro? Ecco quanto valgono davvero oggi (potresti avere un tesoro)

Le vecchie monete da 20 franchi d’oro rappresentano oggi uno degli investimenti numismatici più ricercati sia dagli appassionati collezionisti sia dagli investitori attratti dalla sicurezza dell’oro fisico. La loro storia affonda le radici nell’Ottocento, quando la Francia, la Svizzera e altri paesi europei adottarono questo taglio come riferimento del sistema monetario aureo. Oggi il valore di queste monete può sorprendere chiunque ne possieda alcune: il loro prezzo sul mercato è significativamente aumentato negli ultimi anni, spinto sia dalla straordinaria domanda di oro sia dal fascino intramontabile del collezionismo storico.

Origine e caratteristiche delle monete da 20 franchi d’oro

Le monete da 20 franchi, note anche come Marengo, furono introdotte in Francia durante l’era di Napoleone e successivamente adottate anche da Svizzera, Belgio, Italia e altri paesi aderenti all’Unione Monetaria Latina. L’obiettivo era creare una valuta stabile e facilmente scambiabile attraverso i confini, garantita da uno standard aureo. In particolare, il Marengo francese e il Vreneli svizzero sono gli esemplari più diffusi e popolari presso investitori e collezionisti.

Le principali caratteristiche tecniche delle monete sono:

  • Peso totale: 6,45 grammi
  • Oro puro: 5,806 grammi (titolo 900 su 1000, pari a 21,6 carati)
  • Diametro: 21 mm
  • Coniazione: dal 1803 (Francia) e dal 1883 (Svizzera) a inizio Novecento

Sul dritto delle monete francesi troviamo spesso il profilo di Napoleone III o la personificazione della Repubblica, mentre sul rovescio campeggia lo stemma nazionale o raffigurazioni allegoriche come il “Galletto”. La voce su “Marengo” di Wikipedia illustra le varie tipologie e le differenze iconografiche tra le emissioni.

Valore attuale e quotazione di mercato

Il valore reale delle monete da 20 franchi d’oro oggi è influenzato principalmente dal prezzo dell’oro e, in misura minore, da rarità, stato di conservazione ed eventuali errori di conio. Nel mese di agosto 2025, la quotazione per un esemplare comune in buono stato è salita fino a circa 546-555 euro per il “Napoleone 20 Franchi Oro”, mentre il prezzo di vendita ai compratori professionali si aggira intorno a 531 euro per pezzo. Gli acquisti in blocco comportano sconti marginali sui vari lotti ma il valore individuale resta elevato, in particolare rispetto agli anni precedenti, quando la quotazione si attestava stabilmente sotto i 300 euro. Questo è dovuto principalmente all’aumento esponenziale del prezzo dell’oro a livello globale, oltre che al crescente interesse per i bene rifugio in tempi di incertezza politico-economica .

Anche il Vreneli svizzero, la “gemella elvetica” del Marengo francese, ha visto il suo prezzo impennarsi. Se nel 2019 il suo valore oscillava intorno ai 200 euro, oggi supera ampiamente i 300 euro, arrivando a toccare picchi superiori a 350 euro nelle fasi di maggiore domanda o quotazione dell’oro . Questa crescita, superiore al 50% in pochi anni, riflette la solidità del metallo prezioso e la percezione di sicurezza che il possesso di monete fisiche trasmette.

Parametri che influenzano il prezzo

  • Prezzo globale dell’oro: incide per oltre il 90% sul valore della moneta comune.
  • Stato di conservazione (da “Fior di Conio” a “MB”): una moneta in condizioni perfette può valere fino al 20-30% in più rispetto a quella utilizzata.
  • Rarità e tiratura: alcune annate o varianti di conio riconosciute raramente in commercio possono raggiungere cifre molto più elevate.
  • Provenienza storica: collezioni certificate, passaggio di proprietà illustri o errori celebri incrementano il valore anche esponenzialmente rispetto alla media.

Design, simbolismo e importanza storica

Le monete da 20 franchi d’oro non sono solo una riserva di valore, ma anche importanti testimonianze storiche. Ogni esemplare porta con sé il segno di epoche cruciali della storia europea, documentando attraverso il metallo monete, i passaggi di poderi, le guerre, i trattati commerciali e le evoluzioni sociali di Francia, Svizzera e di tutta l’area latina. Il <Vreneli> svizzero, ad esempio, simboleggia la giovane Helvetia, allegoria della Confederazione Elvetica e della sua stabilità.

I diversi soggetti rappresentati sulle monete rimandano alla mitologia, ai simboli nazionali e ai momenti salienti della storia. Il “Galletto” rimane uno dei motivi più famosi della produzione francese di inizio Novecento, evocando fierezza, forza e spirito nazionale. Ogni collezionista sa che possedere un Marengo significa anche custodire un piccolo pezzo di storia patrimoniale europea, rendendo questi oggetti particolarmente desiderabili anche da chi ama la numismatica per la loro valenza culturale oltre che economica .

Come vendere o far valutare le proprie monete

Chi possiede vecchie monete da 20 franchi d’oro deve innanzitutto stabilirne lo stato di conservazione e la tipologia esatta: la maggior parte delle monete in circolazione sono considerate comuni, ma esistono varianti molto rare. Il primo consiglio è di evitare improvvisate svendite e rivolgersi piuttosto a compro oro qualificati, periti numismatici o, meglio ancora, ad aste specializzate in monete. Il valore di vendita all’acquirente finale, nel caso di esemplari di pregio, può risultare ben più alto di quello offerto da negozianti generici di oro usato.

Le tappe fondamentali da seguire sono:

  • Identificare correttamente la moneta: paese, anno di conio, variante, eventuali segni particolari.
  • Valutare la conservazione: maggiore è lo stato di mantenimento, maggiore sarà la quotazione rispetto a quello che, a parità di oro, risente di circolazione e usura.
  • Richiedere una stima ad almeno due operatori professionali per evitare sottovalutazioni e poter confrontare le offerte.
  • In caso di pezzi particolarmente rari, valutare la certificazione tramite enti numismatici riconosciuti.

Le piattaforme online delle principali case d’asta, dei portali numismatici o dei network specializzati consentono oggi di monitorare in tempo reale sia la quotazione delle monete da investimento sia l’andamento delle aste internazionali per le varianti più ambite. Chi desidera vendere può così ottenere immediatamente il valore di realizzo più vicino al massimo di mercato e, per i pezzi pregiati, indirizzare la vendita a segmenti di collezionisti realmente interessati.

Conservare anche una singola moneta da 20 franchi d’oro, specie se in perfetto stato, può oggi rivelarsi un vero piccolo tesoro: che si tratti di un Marengo classico, di un Vreneli svizzero o di una delle tante emissioni commemorative, il fascino dell’oro e il prestigio storico-numismatico le renderanno sempre richieste sia dal mercato numismatico tradizionale sia dai grandi investitori in metalli preziosi.

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