Sei in affitto? Ecco la regola esatta su chi deve pagare le bollette dell’acqua

Quando si vive in affitto, uno dei temi che genera spesso dubbi riguarda la suddivisione delle bollette dell’acqua tra inquilino e proprietario. La regola fondamentale su chi debba sostenerne il costo dipende da diversi fattori, tra cui la tipologia di contratto stipulato, la presenza o meno di contatori individuali, ed eventuali accordi scritti fra le parti. Comprendere queste dinamiche è essenziale per evitare spiacevoli sorprese, disguidi con il proprietario o ammassi di debiti in caso di mancati pagamenti.

Responsabilità contrattuali nella gestione delle utenze

Nel contratto di locazione vengono spesso specificati i dettagli relativi alla gestione delle utenze domestiche. In assenza di specifiche clausole contrattuali, la regola generale prevede che tutte le utenze relative ai consumi personali, inclusa la bolletta dell’acqua, siano a carico dell’inquilino. Questo vale sia che il contatore sia intestato direttamente all’affittuario (tramite voltura o subentro) sia che le utenze restino intestate al proprietario e questi richieda, di volta in volta, il rimborso degli importi pagati per conto dell’ospite dell’immobile.

La situazione si complica nei casi di bollette condominiali. In molti condomini, il contatore dell’acqua è unico per l’intero stabile e i consumi vengono suddivisi dall’amministratore tra le varie unità abitative. In questi casi, il proprietario dell’immobile resta il soggetto destinatario legale della richiesta di pagamento; tuttavia, il costo effettivo dell’acqua consumata dall’inquilino viene generalmente ribaltato su di lui, come previsto dal Codice Civile e sancito da numerose prassi consolidate nei rapporti locativi.

Contatori individuali, bollette e contratto d’affitto

Se l’immobile è dotato di contatore individuale, la prassi più diffusa è quella di intestare il contratto di fornitura direttamente all’inquilino. In questo modo, sarà quest’ultimo il responsabile unico del pagamento puntuale delle relative bollette dell’acqua, così come di quelle di luce e gas. In alternativa, soprattutto negli affitti breve termine o nei casi in cui per praticità si mantengano le utenze intestate al proprietario, quest’ultimo effettua i pagamenti all’ente fornitore e richiede periodicamente il rimborso all’inquilino, presentando le relative ricevute.

  • Con contatore autonomo: il conduttore paga direttamente le bollette intestate a lui.
  • Con contatore condominiale: il proprietario paga la quota richiesta dall’amministratore e si rivale poi sull’inquilino.

Quest’ultima ipotesi si verifica soprattutto nei condomini più datati, dove non è tecnicamente possibile separare i consumi delle singole unità. In molti edifici moderni, la tendenza è all’installazione di nuovi contatori divisionali che consentono una ripartizione più equa e trasparente dei consumi.

Il ruolo degli accordi scritti e le buone prassi

Per evitare contenziosi, è buona norma esplicitare nei dettagli la ripartizione delle utenze nel contratto di locazione. Le parti possono pattuire condizioni diverse da quelle ordinarie: ad esempio, in alcuni casi, soprattutto negli affitti brevi o nelle stanze per studenti, è il proprietario che si occupa di saldare tutte le utenze, facendole rientrare nel canone mensile. In altri, si può inserire una clausola che preveda il rimborso a consuntivo o l’obbligo di volturare i contratti a nome dell’inquilino appena subentra nell’immobile.

  • Effettuare la lettura dei contatori durante il verbale di consegna chiavi, indicando lo stato iniziale dei consumi.
  • Conservare sempre la prova dei pagamenti delle bollette effettuate, sia in caso di pagamento diretto, sia in caso di rimborso al proprietario.
  • Specificare per iscritto chi si fa carico degli allacci, subentri e delle spese ordinarie e straordinarie relative all’acqua.
  • Prevedere, se necessario, un deposito cauzionale aggiuntivo a copertura delle eventuali utenze insolute.

L’inquilino che non provvede al pagamento delle bollette può andare incontro a sfratto per morosità, rischio che viene scongiurato con una gestione trasparente e disciplinata delle utenze all’interno del rapporto di affitto.

Spese di allaccio, manutenzione e casi particolari

È importante distinguere le spese di consumo da quelle relative all’allaccio di nuovi contatori. Se l’appartamento è di recente costruzione o completamente ristrutturato e il contatore dell’acqua dev’essere installato ex novo, queste spese sono a carico esclusivo del proprietario, come disposto dall’articolo 1575 del Codice Civile. Analogamente, fanno capo al locatore (proprietario) anche gli interventi di manutenzione straordinaria sugli impianti, salve diverse disposizioni contrattuali. L’inquilino, invece, sarà responsabile della manutenzione ordinaria e dei pagamenti relativi al consumo effettivo durante la permanenza nell’immobile.

Un caso particolare riguarda gli affitti a studenti o le locazioni brevi (ad esempio, affitti turistici o transitori): qui, solitamente, spese e utenze sono comprese nel canone mensile senza necessità di intestazione personale dei contratti, proprio per agevolare la mobilità e semplificare la gestione. Tuttavia, anche in queste situazioni, è raccomandabile prevedere penali o trattenute sul deposito cauzionale in caso di eccedenze rispetto ai consumi previsti dal contratto.

Nei casi di immobili condominiali, le spese per il funzionamento delle parti comuni (illuminazione scale, ascensore, ecc.) restano generalmente a carico del proprietario, mentre l’acqua per i consumi personali dell’inquilino viene addebitata allo stesso secondo le modalità illustrate.

Suggerimenti operativi per evitare controversie

  • Stabilire per iscritto ogni dettaglio nel contratto d’affitto.
  • Verificare se è necessario effettuare la voltura delle utenze idriche per intestare direttamente il servizio al nuovo inquilino.
  • Mantenere regolare dialogo tra le parti in caso di dubbi sui consumi o sulle modalità di pagamento.

Il principio di fondo rimane quello della trasparenza e della collaborazione, elementi che permettono di gestire senza problemi tutte le questioni relative al pagamento delle bollette dell’acqua nelle locazioni abitative. Regole chiare e comportamenti corretti tutelano sia il proprietario sia l’inquilino e permettono di vivere la situazione dell’affitto con maggiore tranquillità e certezza dei diritti e dei doveri di ciascuno.

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